L'Aquila

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La Provincia dell'Aquila è una provincia dell'Abruzzo di 300.000 abitanti con capoluogo a L'Aquila.
È una provincia interna, senza sbocchi sul mare.
Confina con la Provincia di Teramo a nord, con la Provincia di Pescara e la Provincia di Chieti a est, con il Molise (Provincia di Isernia) a sud-est e con il Lazio (Provincia di Frosinone, Provincia di Roma e Provincia di Rieti) a ovest.

Molto antica ed interessante è la disputa se la denominazione corretta di questa provincia sia Provincia di L'Aquila o Provincia dell'Aquila. Come riportato nel Regio Decreto del 23 novembre 1939-XVIII n. 1981 il nome del comune è L'Aquila ed il nome della provincia è Provincia dell'Aquila, ciò perché, anche se in apparenza può sembrare non corretto, era pratica di uso comune definirla in quella maniera.


Comuni principali
L'Aquila
L'Aquila è un comune di 72.283 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Abruzzo.Il territorio del comune si estende in modo molto vasto lungo le direttrici ove si incontrano la SS17, la SS80 e la SS5bis.
L’Aquila è città particolare, unica nel Medioevo italiano, nata non per una casualità ma per progetto secondo un disegno armonico che non trova precedenti nella storia dell'architettura urbana. Fu costituita dall'unione di molti villaggi della zona,ognuno dei quali costituì un quartiere che rimase legato al villaggio-madre e fu considerato parte dello stesso per circa un secolo.
Avezzano
La Città di Avezzano (40.110 abitanti è un comune della provincia dell'Aquila: è il centro principale della Marsica ed è sede della Comunità montana Marsica 1.
È sede principale dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo in Abruzzo (ARSSA).
È sede dei corsi universitari di Fisioterapia e Infermieristica dell'Università degli studi dell'Aquila.
È sede distaccata del corso di Giurisprudenza dell'Università di Teramo.

Sulmona
Sulmona è un comune italiano di 27.307 abitanti della provincia dell'Aquila. È tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Celano
Celano è un comune di 11.075 abitanti in provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1.
Antico borgo medievale centro dei possedimenti dei conti di Celano, arroccata tra la montagna e la fertile piana del Fucino, Celano, centro vitale della Marsica, si pone agli occhi del visitatore come una inaspettata sintesi di natura, arte, storia, e comfort.

Pratola Peligna
Pratola Peligna è un comune di 7.892 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Peligna.
La ricostruzione dell'antichità Pratolana risulta particolarmente difficile per l'assenza di reperti storici di rilievo decisivo anche se può considerarsi quasi certa, almeno in supposizione, l'esistenza in loco di uno sconosciuto "pagus" peligno che partecipò con Corfinium alla guerra sociale contro Roma nel 91 a.C. Di notevole importanza risulta il ritrovamento di una tomba con corredo Ostrogoto (VI sec. d.C.) chiaro segno dell'esistenza di un nucleo abitato che farebbe supporre la sua coincidenza con la località "Fara de Campiliano" citata nei documenti dei secoli successivi. Il primo documento in cui compare la dicitura "in loco Pratulae" è un contratto agrario del 997 riportato nel Chronicon Volturnensis che pur non riferendosi ad un centro abitato attesta l'esistenza di quello che diverrà in seguito il vero e proprio paese.

Capistrello
Capistrello è un comune di 5.456 abitanti della provincia dell'Aquila: fa anche parte della Comunità montana Valle Roveto.

Tagliacozzo
Tagliacozzo è un comune di 6.814 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1. È il terzo Comune della Marsica per estenzione territoriale e per abitanti, capoluogo culturale del territorio.
Tra le principali attrazioni della città ci sono Piazza Obelisco, una delle più armoniche di tutto l’Abruzzo, cuore pulsante del borgo antico, contornata di eleganti palazzi recentemente ristrutturati e ornata con graziose bifore, un loggiato con archi a tutto sesto e finestre rinascimentali. In passato era contornata da portici, chiusi nel 1810 per ordine di Gioacchino Murat, re di Napoli. Al centro della Piazza c’era, al posto dell’attuale fontana dell’Obelisco inserita nel 1824, un pilozzo di pietra dove venivano fatti sedere i debitori insolventi esposti alla pubblica gogna.

Luco dei Marsi
Luco dei Marsi è un comune di 5.811 abitanti in provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1. L'attuale sindaco è Orante Venti.

Trasacco
Trasacco è un comune di 6.143 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1.
Trasacco è situato sulla sponda sud dell’alveo del Fucino, ai piedi del Monte Alto e non v’è dubbio che il suo nome derivi dal latino Trans-aquas per la sua posizione rispetto a Marruvium ,un tempo importante municipio romano della regione marsa.

Carsoli
Carsoli è un comune di 5.243 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1.

Castel di Sangro
Castel di Sangro è una città di 5.895 abitanti (aggiornato al 4 giugno 2007) della provincia dell'Aquila. Il comune è capoluogo e sede principale della Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia.
La Città sorge, al limite di una valle molto ampia, sulla riva destra di un corso d'acqua, a carattere torrentizio, il Sangro, avente le sorgenti nei pressi della bellissima cittadina di Pescasseroli; prima di raggiungere la valle il torrente forma un lago di discrete dimensioni nell'invaso naturale in prossimità di Barrea, altro ridente Comune facente parte del Parco Nazionale d'Abruzzo.

Il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise fu istituito nel 1921. È compreso per la maggior parte (3/4 circa) nella provincia dell'Aquila in Abruzzo e per il rimanente in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia nel Molise. La direzione del parco è a Pescasseroli.

Il Parco nazionale d'Abruzzo insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso è il più antico parco d'Italia noto a livello nazionale per il ruolo avuto nella conservazione di alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti, lupo, camoscio d'Abruzzo ed orso bruno marsicano , nonché per le prime e numerose iniziative per la modernizzazione e la diffusione localizzata dell'ambientalismo. È ricoperto da boschi di faggio per circa due terzi della sua superficie.
Si estende prevalentemente in territorio montano e pastorale, dove non è praticabile la coltura della vite e dell'olivo, sconfinando nel piano delle colture nelle valli del Giovenco e in Val di Comino.

Fauna
I grandi mammiferi sono stati la causa principale dell'istituzione della riserva. Un tempo tutti gli animali protetti nel territorio del parco erano diffusi lungo l'intero Appennino centromeridionale, costituendo popolazioni geneticamente autonome rispetto alle specie europee, spesso dei veri e propri endemismi, zoologicamente importantissimi ancora non del tutto studiati nella loro identità genetica.

Orso bruno marsicano,70-100 esemplari circa. È il simbolo del parco che da sempre ha sconfinato in tutte le montagne dell'Abruzzo meridionale, del Lazio e del Molise, contando avvistamenti anche alle basse quote, tanto da far ipotizzare un aumento della sua popolazione.
Lupo appenninico, 40-50 esemplari circa. È il predatore più importante del parco e di tutto l'Appennino.
Lince, 10 esemplari circa. Fino a pochi anni fa non tutti gli studiosi concordavano sulla presenza della lince nel territorio del parco, e molti ancora ritengono le popolazioni appenniniche frutto di reintroduzioni recenti.
Camoscio d'Abruzzo, 600-700 esemplari circa. Altro importante elemento, che insieme all'orso marsicano è endemico del parco, si è preservato dall'estinzione nei pendii della Camosciara.
Cervo, 500-600 esemplari circa. Il cervo si era estinto nel parco già al momento della sua prima istituzione, nel 1921, e la sua assenza incise notevolmente sulla catena alimentare creando serie difficoltà per i predatori principali.Oggi in forte espansione.
Capriolo, 500-600 esemplari circa. Come il cervo anche il capriolo è stato reintrodotto. Dai circa 60 esemplari oggi la popolazione è notevolmente aumentata, tanto da essere la specie più facile da avvistare.
Tra gli uccelli (circa 230 specie diverse) si ricorda l'importante presenza del Picchio di Lilford nei boschi di Monte Tranquillo a Pescasseroli e sui Monti della Meta; si è ipotizzata la reintroduzione del Picchio nero. Segnalata la presenza senza nidificazione della Cicogna bianca, e avvistamenti rari di Gypaetus barbatus. I rapaci sono ancora ben diffusi come in tutto il territorio appenninico: il falco pellegrino, l'astore, la poiana, il gufo reale e l'allocco. Nei pressi dei corsi d'acqua incontaminati non poteva mancare il Merlo acquaiolo, oltre alle più comuni ballerine gialle.
L'aquila reale ha trovato nell'area protetta molti luoghi ideali per la nidificazione, e con le restanti aree protette confinanti, può sfruttare il Parco Nazionale d'Abruzzo come corridoio naturalistico per la riconquista delle zone prossime in cui si era estinta. Se ne contano oggi 3 coppie stabilmente nidificanti nel parco o nella Zona di Protezione Esterna.

Flora
La sua posizione grossomodo centrale nella penisola italiana e i diversi ampliamenti effettuati nel corso degli anni in territori paesaggisticamente vari hanno fatto del parco un prezioso serbatoio di specie floristiche rare ed endemiche, luogo di protezione degli ambienti più tipici e meglio conservati di tutto l'Appennino.
La lontananza del mare fa sì che le associazioni vegetali siano prevalentemente quelle tipiche dell'area continentale, seppur si ricordano nella Zona di Protezione Esterna leccete relitte sulle colline che si affacciano sull'antico lago Fucino, a Casali d'Aschi nel territorio di Gioia dei Marsi. Altri elementi mediterranei extrazonali lambiscono il territorio del parco per brevi tratti in Val di Comino e a Rocchetta a Volturno.
Oltre i 1800 m s.l.m. Il piano alpino e subalpino è altrettanto interessante. Ospita il pino mugo, raro altrove nell'Italia centromeridionale. A causa dell'isolamento geografico numerose specie alpine relitte in Abruzzo si sono evolute in una serie di interessantissimi endemismi, altre sono ai limiti del loro areale intero o relativo (italiano).
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